Il signor S. ha messo in vendita un orologio del valore di diverse migliaia di euro su un noto portale online. Ha trovato subito un compratore con il quale si è rapidamente accordato su un prezzo alto. L'acquirente ha poi suggerito di pagare il prezzo con un assegno circolare.

In seguito, i due si sono incontrati e il signor S. si è fatto mostrare l'assegno circolare (emesso da una grande banca nazionale) e ha chiesto all'acquirente di accompagnarlo presso la sua banca (un’altra banca rispetto a quella che ha emesso l'assegno) per far controllare l'assegno. L’impiegato di banca ha confermato l'autenticità dell'assegno.

Il signor S. ha consegnato l'orologio all'acquirente e ha immediatamente presentato l'assegno per l'incasso. Qualche giorno dopo il brusco risveglio: l'assegno si è rivelato essere un falso e pertanto non era coperto. Nel frattempo, l'acquirente era scomparso senza lasciare traccia.

Il signor S. ha presentato una denuncia alla polizia e cercherà di recuperare l'importo perso attraverso il Centro Tutela Consumatori Utenti; dopo tutto, era stata la banca stessa a confermare l'autenticità dell'assegno.

Il nostro consiglio è il seguente: prima di accettare un assegno circorlare bisogna sempre farlo controllare presso una delle filiali della banca che lo ha emesso. Un'alternativa, sopratutto nel caso di importi alti, può essere quella di far pagare l'importo tramite un servizio di deposito a garanzia, anche se dovesse comportare costi aggiuntivi.