Il detersivo per piatti con "profumo di lampone" o "melograno", entrambi di un appetitoso colore rosso o rosa: certi detersivi potrebbero essere facilmente scambiati per bevande. In effetti, di tanto in tanto bambini, ma anche adulti, bevono accidentalmente del detersivo e subiscono gravi ustioni, soprattutto all'esofago.

Secondo una direttiva dell'UE (87/357/CEE), i prodotti che non sono alimenti ma che potrebbero essere scambiati per tali per forma, odore, colore, aspetto, presentazione, etichettatura, volume e dimensioni non possono essere commercializzati. Tuttavia, la Direttiva e le leggi nazionali che la recepiscono - in Italia si tratta del Decreto Legislativo 25 gennaio 1992, n. 73 - non specificano alcun dettaglio al riguardo. In caso di dubbio, i cittadini possono fare una segnalazione al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute (precedentemente Nuclei Antisofisticazioni e Sanità NAS). Il Ministero della Salute verificherà se il prodotto in questione debba essere ritirato dal mercato e se il produttore debba essere sanzionato. Le autorità competenti di tutti i Paesi dell'UE vengono informate attraverso il sistema di allerta europeo RAPEX.

I prodotti per la pulizia e gli alimenti in casa andrebbero sempre conservati ben separati l'uno dall'altro. I prodotti per la pulizia non dovrebbero essere accessibili ai bambini. Inoltre, i prodotti per la pulizia andrebbero sempre conservati nei loro contenitori originali e non andrebbero mai travasati in bottiglie di bevande vuote o in altre confezioni di alimenti.